La casa milanese che raddoppia lo spazio puntando tutto (o quasi) sulla mansarda
Noname Studio ripensa i 90 metri quadrati di un immobile costruito dalla connessione di due unità originariamente distinte.
"L'appartamento di 90 metri quadrati disposto su due livelli, parte di un immobile con struttura portante in mattoni pieni e solai in legno risalente ai primi del ‘900, è stato acquistato dagli occupanti, una coppia di professionisti quarantenni, con l’intenzione di viverlo come prima casa". Una semplice ma precisa premessa è bastata ai progettisti di Noname Studio per riformulare dimensione e distribuzione di questo interno milanese, un'abitazione dalla doppia verticalità che si incontra in un intreccio di vie che separa a metà strada le fermate della metropolitana Tricolore e Dateo, lungo la nuova linea blu della sotterranea urbana. Ottimizzato per accogliere al meglio la quotidianità dei proprietari, il layout punta adesso tutto - o quasi - sul piano mansardato, "pensato", come spiegano dal team di architetti, "simile a una lanterna luminosa dall’identità marcata, di massima funzionalità e comfort". Ma partiamo dall'inizio.
Incastonate dentro cornici fatte perlopiù di legno e intonaco bianco, le stanze si rincorrono fino a sfiorare il soffitto, connettendo di fatto due unità abitative precedentemente separate. "L'ingresso si trova al piano inferiore, tramite una doppia porta a battente in legno si accede alla zona giorno, un ambiente unico che mette in collegamento cucina, zona pranzo e soggiorno", si legge nella descrizione del progetto. Lì vicino, allo stesso livello, ecco pure uno stretto bagno di servizio e uno studio. Fiore all'occhiello di tutto il disegno di restyling sono quindi gli arredi disegnati su misura che si infilano tra pavimento e sopraccielo con precisione sartoriale.
"Il piano attico, invece, è una scoperta inaspettata preannunciata dalla scala in ferro che, tramite una tripla rampa, conduce al punto più scenografico dell’abitazione", sottolinea lo studio milanese di Andrea Perego e Görkem Güvenç. "A differenza del piano inferiore, dove è stata prevalentemente mantenuta la disposizione originale dei tramezzi, qui il piano è stato completamente recuperato attraverso una demolizione e ricostruzione totale del tetto, con la riedificazione di due grandi aperture scorrevoli che infondono luce naturale agli spazi". Il risultato è un unico grande “open space” mansardato dove letto, vasca e spazio per l'igiene personale interagiscono senza mai mostrarsi completamente uno all'altro.
Author - Isabella Prisco