The Apulian villa built around a centuries-old olive tree

Noname Studio firma un progetto residenziale a Carovigno generatosi "dagli elementi naturali nei quali è immerso"

Un po' come Ulisse fece nella sua amata Itaca con il famoso talamo nuziale, intorno al quale edificò poi l'intera stanza da letto, Noname Studio ha scelto di costruire questa bellissima villa pugliese in cerchio a un olivo secolare. Abitante centenario della campagna di Carovigno, in provincia di Brindisi, l'albero dalla chioma rigogliosa e profumata è al centro di un disegno di realizzazione durato circa otto anni. Battezzata come Uliveto House, la casa incastonata nel verde della costa adriatica che guarda dall'alto il Salento "si genera dagli elementi naturali nei quali è immersa", come spiega il duo di architetti milanese.

"Il primo", specifica, "è costituito da un basso muro esistente composto di blocchi in calcare delimitanti la parte carsica del lotto dal podio naturale su cui sorge la villa. Il secondo, invece, è dato dagli alberi di ulivo, una presenza pressoché costante in tutto il paesaggio agricolo pugliese oltre che una risorsa inestimabile: sculture astratte modellate dal tempo e dal vento". Circondata dalla natura, la costruzione bagnata di bianco si rivela quindi nei suoi volumi di geometrie perfette subito dopo aver percorso un viale in ghiaietto, organizzando nella composizione piuttosto intuitiva delle stanze la gerarchia delle funzioni e la loro reciproca relazione nello spazio. "Un cubo contiene la zona giorno della villa e interseca un basso prisma oblungo della zona notte", spiegano gli autori Andrea Perego e Görkem Güvenç. "I due volumi sono leggermente ruotati per abbracciare l’ulivo secolare, centro di una terrazza aperta e spazio relazionale principale nonché cuore della vita all'aperto".

Intersecando in&out, le solide pareti ricoperte dalla calce immacolata guardano la natura agreste circostante attraverso ampie vetrate che ne restituiscono, ogni volta, una prospettiva differente. A dare, poi, continuità a tutta la promenade dell'edificio, ci pensano texture e colori: "la pietra di Apricena, un materiale calcareo estratto alle pendici del Gargano dai toni oscillanti tra il beige, l’avorio e il rosato, è stata usata in diversi punti della casa e declinata nelle sue varianti superficiali", aggiungono in merito i fondatori di Noname Studio. "Corre a pavimento in mattonelle burattate, cerchia le finestre con lastre levigate, segna le soglie di accesso con piastre bocciardate ed è usata a rivestimento interno come palladiana". Mentre gli arredi, più eterogenei, esprimono d'altro canto l'animo più cosmopolita dei proprietari.

Author - Isabella Prisco